Il Cammino di Santiago di Compostela è il lungo percorso che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono, attraverso la Francia e laSpagna, per giungere al santuario di Santiago de Compostela, presso cui si trova la tomba dell'apostolo Giacomo il Maggiore. Quest’estate dal 5 al 15 agosto cinque nostri parrocchiani hanno intrapreso il viaggio da O Cebreiro a Santiago di Compostela...passo dopo passo per 155 km.

 

Descrivere a parole ciò che è stata, per me, l’esperienza del cammino di Santiago è tutt’altro che semplice: ci sono in gioco sensazioni, emozioni, sorrisi, fatica, amicizia, tutte cose di cui difficilmente si riesce a parlare. E ciò che è più difficile è riuscire a rendere in maniera efficace ciò che quell’esplosivo mix interiore ha cambiato dentro di me.

Cinque persone diverse per esperienze di vita, progetti, sogni, ambizioni partono abbracciando un’idea profonda di ricerca interiore, percorrendo i passi del cammino di San Giacomo, un percorso affascinante, ricco di spunti preziosi a livello umano e spirituale. Partire è sempre semplice: l’entusiasmo, la curiosità, e perché no, anche un po’ di sana incoscienza!! paesaggio arrivando a O'Cebreiro

Il cammino, poi, ti pone davanti alcuni ostacoli: la fatica fisica, i dolori muscolari, il mal di schiena, le inevitabili piccole divergenze di opinione che possono capitare fra compagni di avventura, la pioggia battente (che per due giorni ci ha tenuto compagnia)… ma, nonostante questo, io sarei pronta a ripartire subito.

Perché?

Perché il cammino ti cambia, ti fa capire ciò che è importante e ciò che è superfluo per la tua vita, ti rendi conto che le persone che incontri, i loro sorrisi, la loro amicizia, la condivisione della preghiera, i momenti conviviali, la fatica… è proprio ciò di cui hai bisogno.  Non ti occorre altro per essere felice e per trovare il tuo equilibrio a livello umano e interiore. Certo, il cammino ti mette alla prova, ti costringe a fare silenzio fuori e dentro di te, ti invita alla ricerca e alla preghiera silenziosa. Ma con la certezza di non essere solo.

Una delle cose più belle di cui ho ricordo è il sostegno reciproco che ci siamo dati fra noi e con gli altri pellegrini che abbiamo incrociato sulla nostra strada. “Animo!” ci dicevlungo la stradaano, “Buen Camino!”, e credete che, quando la fatica fisica si fa sentire e la meta tanto agognata pare ancora così lontana e irraggiungibile, non ci sono parole più belle da poter sentire.

Per me il cammino di Santiago è stata un’esperienza doppiamente intensa perché io e mio marito Fabio abbiamo deciso di affrontarla proprio nell’anno del nostro matrimonio, come segno speciale per consolidare ulteriormente la nostra unione. È stato bello camminare insieme e soprattutto consegnare con il cuore in mano a San Giacomo le nostre attese, speranze, progetti, sogni per il nostro futuro insieme. Il cammino è stato una sorta di ricarica spirituale che mi ha cambiato nel profondo e che, come esperienza, sento di poter consigliare a chiunque, perché sulla strada ognuno ha la grazia di trovare davvero ciò di cui ha bisogno.

Alice (25 anni)

 

 

 

Nepaesaggio arrivando a Porto Marinl viaggio l'importante non è la meta, l'importante è il viaggio stesso”.

Questa frase mi è rimasta impressa prima di partire per affrontare il cammino di Santiago... Ho deciso di intraprendere questo pellegrinaggio con una doppia motivazione. La prima di carattere personale, avevo cioè bisogno di una ricarica spirituale, di un percorso che mi permettesse di stare un po' con me stesso per appunto ricaricare lo spirito. La seconda è una motivazione “di coppia”, cioè ho deciso di affrontare il pellegrinaggio assieme a mia moglie a pochi mesi dal matrimonio, come ringraziamento per la nostra unione e preghiera per la vita assieme che abbiamo iniziato.

È difficile condensare in poche righe tutta l'esperienza, per questo desidero condividere alcune riflessioni che, chilometro dopo chilometro, passo dopo passo, mi hanno accompagnato...

Essenzialità: ho riscoperto un valore che stiamo via via perdendo, abituati ad avere tutto e molto di più. Partire con uno zaino già ristretto per non avere troppo peso sulle spalle e accorgerti che comunque hai portato cose inutili ti fa capire che ci circondiamo di tanti oggetti che non servono. Cose materiali, ma lo stesso discorso possiamo farlo con sentimenti come rabbia, rancore, invidia... che appesantiscono il nostro animo affaticando il cammino quotidiano.il cartello strada indicante la meta

Fatica: quante volte nella vita di tutti i giorni capita di pensare che siamo stanchi, che fare quella determinata cosa costa fatica e quindi lasciamo stare? Ecco, camminando scopri di avere energie che nemmeno immaginavi, scopri che quando pensi di aver dato il massimo, hai ancora molto da poter dare! Lo stesso discorso possiamo trasportarlo nella famiglia, nella nostra comunità cristiana, nel rapporto con gli altri... pensiamo di essere stanchi e che la nostra parte l'abbiamo già fatta? Bene! Rimbocchiamoci le maniche perchè possiamo fare molto di più!

Preghiera: tappa fondamentale durante il cammino, momento spesso dimenticato a casa. La preghiera ci ha accompagnato durante il cammino di Santiago, ma dovrebbe essere compagna anche durante il normale cammino di tutti i giorni, invece magari la releghiamo alla messa domenicale, proprio perchè ci costa fatica.

La cosa più bella del cammino è accorgerti che hai fatto ritorno a casa cambiato. Non sei più la stessa persona che è partita, ma il fatto di trovare spazio per ascoltarti ti segna dentro, ti fa ricordare che stai camminando, ma Qualcuno sta condividendo con te la strada.

Fabio (31 anni)

 

 

foto di gruppo

PASSO DOPO PASSO SUI PASSI DELLA FEDE

 Raccomandiamo al Signore questi nostri fratelli e sorelle che stanno per partire, perché inizino e concludano felicemente il loro viaggio. Sulle strade del mondo lodino Dio nelle sue creature e, sperimentando la sua bontà nell’ospitalità fraterna, portino a ogni uomo la lieta notizia della salvezza. Affabili e cordiali con tutti, sappiano prestarsi a vicenda aiuto e consolazionemonastero di Samos”. Con queste parole si introduce la preghiera di benedizione che la Chiesa fa per chi intraprende un cammino. Ma perché le riporto? Perché fa parte del “mestiere” del prete mettere qualcosa di “spirituale” in ogni cosa?? Non solo! Ma più che altro per allontanare un grosso rischio quando si vivono esperienze intense e molto alla moda come quella che abbiamo vissuto: scambiare un  itinerario di fede con una prova fisica, di volontà oppure come qualcosa che fa “figo” raccontare! Ma come allontanare questo rischio? E’ quello che abbiamo cercato quotidianamente di fare ricordandoci noi alcuni passi fondamentali da compiere che possono dire il significato vero e profondo di un itinerario così bello e così grande come quello verso Santiago di Compostela.

Il primo paceppo indicante i km mancanti all'arrivosso è quello che si fa in punta di piedi… piedi che si uniscono alle orme di milioni di uomini e donne di fede che dal medioevo ad oggi si sono incamminati verso la tomba dell’Apostolo Giacomo, luogo quindi che ci ricorda che facciamo parte della Chiesa, voluta da Gesù e fondata sugli Apostoli. Il secondo passo è quello che fai ammirando le strade del mondo e la creazione… che ci ricorda la bellezza dei doni di Dio che non si possono ignorare! Il terzo passo è quello che si condivide con gli amici con cui sei partito… ricorda l’impegno della cordialità, del reciproco aiuto e della consolazione, ma anche la tua casa, le tue radici, le cose belle e importanti della vita le quali altro non sono che un dono divino per cui stupirci e per cui ringraziare! Il quarto passo è quello che viene fatto insieme a quello di altri amici che la bontà di Dio ti mette accanto… ci ricorda che siamo figli di un Padre che ci ama tutti allo stesso modo. Il quinto passo è quello faticoso, che zoppica, che va piano, che rallenta… ci ricorda che il cammino della vita è fatto non solo di corse o salti, ma anche di dolori inaspettati! Il sesto e ultimo passo è quello della meta che consola e dà gioia… ci ricorda che siamo chiamati a non restare fermi, a non indugiare ma ad avere fiducia (fede) che per noi è tracciata una via che non ci porta verso il nulla ma verso una felicità che dona pace!

E allora… Cammino di Santiago? Compendio del cammino della vita, dono di Dio per cui non restare indifferenti ma da vivere passo dopo passo insieme a quelle persone, a quei fratelli e sorelle che sono il segno della sua provvidenza e del suo camminare con noi!

don Marcin Gazzetta (28 anni)

 

 

S  Silenziolungo la strada

A  Animo

N  Notte

T  Tempo

I    Incontri

A  Ascoltare

G  Grazie

O  Osservare

Silenzio: lungo il percorso si presentavano diversi momenti per poter riflettere o sostare, momenti in cui non c'erano altre persone che camminavano con te, perciò eri da solo.

Animo: durante le S. messe dei pellegrini, i parroci sottolineavano questo termine, un po' per incoraggiare, un po' per spronare le persone a proseguire il cammino.

Notte: il buio calava più tardi rispetto all'italia ma noi pellegrini eravamo stanchi e la notte era molto importante per riposare e recuperare le forze per ripartire presto la mattina seguente.

Tempo: tempo per camminare, tempo per parlare, tempo per conoscersi, tempo per dormire, tempo per condividere, tempo per cantare, tempo per prefoto di gruppo sotto la scalinata di Porto Maringare, tempo per ascoltare, tempo per riflettere, tempo per fermarsi, tempo per mangiare.

Incontri: lungo il cammino, nei dormitori, nelle file di attesa per trovare un posto letto, a pranzo, in chiesa, nell'attesa di lavare i vestiti, durante le soste per necessità personali, a spasso per i paesini durante il pomeriggio; con i pellegrini provenienti dall' Italia, ma anche dalla Spagna, dalla Francia, dalla Polonia, da PortoRico.

Ascoltare: ci sono tante storie, tante vite che si raccontano, numerose esperienze che si incrociano lungo il cammino, ne vale la pena di stare a sentirle.

Gracias!: per l'opportunità che mi è stata data di vivere questa esperienza forte, per i meravigliosi panorami, la natura, gli animali, i miei compagni di viaggio, per non aver mai dovuto dormire all'aperto, per terra o sotto la pioggia, per non essermi fatta male, per aver saputo apprezzare tutto ciò che mi sipresentata di positivo o negativo, per aver avuto spazi e tempi per me stessa.

Osservare: saper godere delle bellezze naturali, riuscire a "vedere" con gli occhi del cuore qualcuno in difficoltà, la gentilezza e la bontà d'animo dell'altro.

 

lungo la stradaS  Strada

A  Alba

N Non mollare

T Todo poderoso

I Introspezione

A Arrivare

G Gambe

O O Cebreiro

Strada:il percorso si è sviluppato prevalentemente in Galizia, attraverso paesini molto poveri, boschi, strade sterrate, sentieri che costeggiavano la strada asfaltata, tra sali scendi, colline e zone verdi

Alba: in re altà la scoprivamo lungo il cammino, in quanto la partenza ogni mattina avveniva nel buio della notte, quando il cielo si schiariva si procedeva con più tranquillità e meno preoccupazione

Non mollare: a volte, la fatica e la stanchezza portavano a qualche lamentela in più, ma vedere tanti pellegrini che proseguivano nel cammino, dava la convinzione di andare avanti e la giusta spinta a proseguire

Todo poderoso:  espressione che traduce il nostro "onnipotente", assistendo alle Messe in spagnolo, questo aggettivo rimarca in tono colorito la grandezza e il potere di Dio

Introspezione: le pause, i momenti di silenzio, l'avanzare costante lungo il percorso offrivano la possibilità di pensare alla propria vita, alla proprio situazione e alla propria condizionelungo la strada

Arrivare: il senso di tranquillità nel giungere al paese successivo; ad aver concluso una parte del percorso; e che pienezza, pace, senso di accoglienza quando abbiamo visto la cattedrale di Santiago

Gambe: coloro checi hanno portato fino alla tomba di San Giacomo, non senza problemi, ma sempre spronati al raggiungimento della meta

O Cebreiro:  dove ha avuto inizio il nostro "cammino" più precisamente da Piedrafita Do Cebreiro, un paesino a 5 km da O Cebreiro, sulle colline galiziane

 

 

foto di gruppo a meno 50 km dall'arrivoS Salutare

A Adattarsi

N Nebbia

T Tranquillità

I Indolenzimenti

A Avanzare

G Giacomo

O Oceano

Salutare: buona norma per iniziare bene la giornata, buona norma da utilizzare durante il cammino al passaggio di ciclisti o pellegrini a piedi, buona norma entrando negli ostelli o nei locali per pranzare o cenare.

Adattarsi: è stata una caratteristica molto presente in questo cammino, fatto di persone diverse, situazioni le più disparate, luoghi ameni o no.

Nebbia: ci ha accompagnato per diverse mattine, anche l'ultimo giorno che siamo arrivati a Santiago.

Tranquillità: come non poterla citare in questa esperienza, grazie a lei abbiamo potuto vivere una settimana diversa dal solito, lontani dal tran tran quotidiano e dai ritmi tipici.

nei boschi di EucaliptoIndolenzimenti: anche questi non potevano mancare, tenendo conto che camminavamo una media di 20-25 km al giorno, qualche vescica, qualche dolorino muscolare sempre presenti; la sera un massaggio ai piedi non ce lo toglieva nessuno.

Avanzare: procedere nel cammino, andare verso la meta, avvicinarsi sempre più, incedere verso la cattedrale dedicata al Santo.

Giacomo: come il nome di uno dei due ragazzi di Milano con cui abbiamo condiviso una parte del cammino; come il nome del Santo Apostolo, in Spagnolo "Santiago".

Oceano: Atlantico, quello che si respira, odora, assorbe a Finisterre, là dove finisce la Spagna e si vede l'immenso e il blu infiniti.

 

 

S Sello

arrivo a Santiago de Compostela

A Accoglienza

N Note

T Tappe

I Incoraggiare

A Apprezzare

G Grinta

O Ostelli

Sello: che tradotto in spagnolo è il timbro, quello che ci veniva messo sulla "credenziale" , ossia il documento che attestava il pellegrinaggio, in luoghi di preghiera, ostelli, o locali pubblici.

Accoglienza: un'altra parola che ha caratterizzato il cammino; quella offerta dagli "hospitaleri" che mettevano a disposizione un posto letto, quella offerta dai gestori dei locali, alberghi, ristoranti, quella offerta dagli abitanti dei paesini per far sedere la gente o dare qualcosa da bere o mangiare.

Note: che nei momenti difficili ci hanno sollevato il morale, permettendoci di proseguire nel cammino cantandparticolare cupola della cattedrale di Santiagoo e non sentendo fatica, stanchezza o dolori; che ci hanno fatto conoscere due ragazzi di Milano condividendo con noi la passione per il canto.

Tappe: il cammino è suddiviso in tappe, modificabili a seconda delle capacità, delle condizioni fisiche di ognuno, della stanchezza, dei paesini da visitare.

Incoraggiare: il più comune e diffuso augurio lungo il percorso che può essere inteso anche come incoraggiamento è stato Buen Camino!!

Apprezzare: questa esperienza fuori dall'ordinario ci ha fatto capire molte cose riguardo i nostri compagni di viaggio, rispetto alla vita quotidiana, ai nostri rapporti umani e alle nostre relazioni.

Grinta: elemento portante assieme all'entusiasmo e alla preghiera per portare a termine questo pellegrinaggio.

Ostelli: luoghi fondamentali nel nostro percorso, che offrivano un posto dove dormire, rinfrescarsi, rifocillarsi e riposare.

Michela (31 anni)

 

 

"Sveglia" alle 6, sveglia per modo di dire... Concerto di russate tutta la notte! le scarpe dei 5 pellegriniApriamo un pacco di biscotti per mangiare qualcosa prima di metterci in Cammino e... Senza zuccheri... Cioè, avete mai mangiato dei biscotti senza zuccheri? Non sono biscotti, ecco!

Bando alle ciance! Zaino in spalla e via...! 

...

Abbiamo già fatto qualche giorno di cammino... E la fatica si inizia a sentire! Imparo a conoscere dei muscoli del mio corpo che non pensavo neanche di avere, mi sento quasi una vecchietta a lamentarmi che mi tira il polpaccio, che lo zaino pesa, che non vedo l'ora di fare la prima sosta per dire le lodi insieme. scarpiera in un ostello

Perché sì, sembra che sia tutto negativo fin qua, ma il Cammino mi ha insegnato proprio questo: le difficoltà, le fatiche, i sacrifici... Sono proprio questi che ti riempiono il cuore giorno dopo giorno, e lasciano il segno!

Le chiacchierate sulle vesciche con le persone che conosci da si e no 5 minuti, la pace nell'entrare in una chiesa dopo 8 ore di Cammino per la quotidiana messa del pellegrino (anche se dell'omelia non capivo granché), la Cervesa di fine giornata, i ceppi che indicano quanti chilometri mancano alla meta successiva (e al letto successivo, e soprattutto alla doccia successiva!), i canti per animare il cammino (perché gli italiani, ci hanno detto, sorridono sempre), la soddisfazione nell'arrivare in cima ad una salita, per poi trovarne una ancora più ripida e lunga!

ceppo indicante 50 km da percorrere per arrivare a Santiago

QUESTE piccole grandi cose e non solo, ogni giorno, ci hanno fatto mettere un passo avanti all'altro, fino a Santiago!

Ma ora, una volta tornati a casa, una volta riprese le proprie abitudini, i propri ritmi e i propri impegni mi sento veramente di dire che il nostro Cammino non è finito a Santiago! Quando sono arrivata davanti alla cattedrale ho pensato "E quindi? Avanti!": non ci si può mai fermare nella vita, perché Cristo cammina con ognuno di noi! 

Morale? Vamos e buen camino!

Sara (22 anni)

 chiesa lungo il cammino

 

 

 

 

 

 

 Ed ora ancora qualche immagine del viaggio...

primo giorno di cammino

i pellegrini con l'attestato di partecipazione: la Compostela

chiesa lungo il cammino (qui i pellegrini hanno celebrato le lodi)

arrivo a Santiago

Palace de Rei

Porto Marin

Monte Do Gozo

           particolare della cittadina di Samos       

particolare altare della cattedrale di Santiago dove è sepolto San Giacomo
croce a Finisterre

Finisterre

i pellegrini usano bruciare al loro arrivo a Finisterre qualcosa che li ha accompagnati nel loro cammino, quale segno di cambiamento

 

Eventi

Marzo 2018
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1
08:30
cappella canonica S.Margherita
Data :   1 Marzo 2018
2
20:30
Canonica di Fagagna
20:30
S.Margherita del Gruagno
...a piedi per le vie di Alnicco – Brazzacco – S. Margherita partenza ore 20.30 da Alnicco Via dei Rimini, 19 [...]
Data :   2 Marzo 2018
3
00:00
(si veda volantino con lista alimenti)
15:30
Oratorio di Santa Margherita del Gruagno
INCONTRO RIVOLTO A TUTTI Il catechismo e l’oratorio sono sospesi .
15:30
Oratorio di Santa Margherita del Gruagno
INCONTRO RIVOLTO A TUTTI Il catechismo e l’oratorio sono sospesi .
21:00
Oratorio di Santa Margherita del Gruagno
per i ragazzi delle medie e superiori
Data :   3 Marzo 2018
4
00:00
Jesolo
00:00
(si veda volantino con lista alimenti)
17:00
Cattedrale di Udine
Data :   4 Marzo 2018
5
08:30
cappella canonica S.Margherita
Data :   5 Marzo 2018
6
7
00:00
cappella canonica
Oggi, mercoledì 7 marzo, la S. Massa feriale non verrà celebrata
Data :   7 Marzo 2018
8
08:30
cappella canonica S.Margherita
Data :   8 Marzo 2018
9
20:30
S.Margherita del Gruagno
...a piedi per le vie di Torreano – S. Margherita partenza ore 20.30 dalla chiesa di Torreano e arrivo in chiesa [...]
Data :   9 Marzo 2018
10
00:00
oratorio S.Margherita
00:00
oratorio S.Margherita
00:00
(si veda volantino con lista alimenti)
Data :  10 Marzo 2018
11
00:00
Jesolo
00:00
(si veda volantino con lista alimenti)
15:00
Oratorio di S. Margherita
Incontro rivolto a tutta la comunità
17:00
Cattedrale di Udine
Data :  11 Marzo 2018
12
08:30
cappella canonica S.Margherita
Data :  12 Marzo 2018
13
14
08:30
cappella canonica S.Margherita
09:00
Data :  14 Marzo 2018
15
08:30
cappella canonica S.Margherita
Data :  15 Marzo 2018
16
20:00
Seminario di Castellerio
Proposta di spiritualità e preghiera per adolescenti e giovani.
20:30
S.Margherita del Gruagno
...a piedi per le vie di Ceresetto – S. Margheritapartenza ore 20.30 da Via Orioli e arrivo in chiesa a S. [...]
Data :  16 Marzo 2018
17
15:00
Canonica di Santa Margherita del Gruagno
17:00
Comunità EMET di Torreano
Rivolto a coppie sposate al massimo da 5 anni. Con padre Francesco Rossi
20:45
Chiesa di Santa Margherita del Gruagno
"In laetitia etexultatione. Incontro di voci nella Pieve antica" Concerto sacro del Gruppo Corale ArsMusica di [...]
Data :  17 Marzo 2018
18
19
08:30
cappella canonica S.Margherita
Data :  19 Marzo 2018
20
21
08:30
cappella canonica S.Margherita
20:30
Sala parrocchiale S.Paolino in viale Trieste a Udine
Incontro con il prof. Alex Pozzato (Pd)
Data :  21 Marzo 2018
22
08:30
cappella canonica S.Margherita
Data :  22 Marzo 2018
23
09:00
Canonica di Santa Margherita del Gruagno
20:30
Fagagna, Chiesa di S.Giacomo
Via crucis foraniale
Data :  23 Marzo 2018
24
15:15
Chiesa di Santa Margherita del Gruagno
Durante la celebrazione delle confessioni c’è la possibilità di reincontrasi con Gesù
Data :  24 Marzo 2018
25
11:00
Chiesa di Santa Margherita del Gruagno
Santa messa e benedizione dell’ulivo nel cortile della canonica
15:30
Chiesa di Santa Margherita del Gruagno
Durante la celebrazione delle confessioni c’è la possibilità di reincontrasi con Gesù
Data :  25 Marzo 2018
26
08:30
cappella canonica S.Margherita
18:00
Auditorium di Palazzo Mantica in via Manin, 18 Udine
Echi dell’immaginario di un’antica leggenda di Santa Margherita del Gruagno. Indagine sulle metamorfosi della [...]
Data :  26 Marzo 2018
27
28
08:30
cappella canonica S.Margherita
Data :  28 Marzo 2018
29
08:30
cappella canonica S.Margherita
20:30
Chiesa di Santa Margherita del Gruagno
Data :  29 Marzo 2018
30
15:00
Chiesa di Santa Margherita del Gruagno
20:30
Chiesa parrochiale di Moruzzo
...a piedi da Moruzzo a S. Margherita. In caso di maltempo il momento di preghiera si svolgerà inchiesa a [...]
Data :  30 Marzo 2018
31
21:00
Chiesa di Santa Margherita del Gruagno
Data :  31 Marzo 2018

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