Il giorno 5 febbraio 2012 c’è stata la giornata per la vita. L’associazione che più di altre si occupa di aiutare la vita nascente è il Centro di Aiuto alla Vita, che da trent’anni opera nella nostra città. In tutti questi anni, grazie all’opera infaticabile di tanti volontari e al sostegno di tanti benefattori, che hanno sostenuto moralmente e materialmente migliaia di donne; sono stati aiutati a nascere più di 1.000 bambini; sono state gestite decide di adozioni a distanza di madri e figli attraverso il progetto Gemma; nel 2006 è stata aperta una casa di accoglienza, che può ospitare fino a tre donne, il 28 maggio 2011 è stata inaugurata la nuova sede del Centro di Aiuto alla Vita di Udine presso l’ex seminario in Viale Ungheria 22. L’arcivescovo, mons. Andrea Bruno Mazzocato, ha voluto realizzare questo progetto a sostegno della famiglia (nello stabile, infatti, è ospitata anche la nuova sede del Consultorio familiare), che mai come in questo periodo storico viene così poco difesa, tutelata e aiutata a livello socio – politico. Ecco perché la nostra attività è in continuo aumento ed è così importante per tante famiglie che hanno bimbi piccoli e si trovano in difficoltà economiche. Nel 2011 ha assistito 338 madri, ma soprattutto ha aiutato a nascere 110 bambini.

In questi ultimi anni, anche a causa della crisi economica che ha coinvolto molte famiglie, le richieste di assistenza sono aumentate ed è per questo che il CAV, che si basa solo sul volontariato, necessità delle generosità delle persone e di nuovi collaboratori. Il giorno 5 febbraio 2012 dopo la messa è stato allestito un banco per la distribuzione di primule e gadget, durante l’occasione sono stati raccolti 923,50 euro.

 

La XXXIV Giornata per la vita ha avuto come titolo "Giovani aperti alla vita". Il Movimento ha dato il suo discreto ma qualificato contributo di riflessione e di proposta alla comunità cristiana.

Il messaggio dei vescovi italiani

La vera giovinezza risiede e fiorisce in chi non si chiude alla vita. Essa è testimoniata da chi non rifiuta il suo dono – a volte misterioso e delicato – e da chi si dispone a esserne servitore e non padrone in se stesso e negli altri. Del resto, nel Vangelo, Cristo stesso si presenta come “servo” (cfr Lc 22,27), secondo la profezia dell’Antico Testamento. Chi vuol farsi padrone della vita, invecchia il mondo. Educare i giovani a cercare la vera giovinezza, a compierne i desideri, i sogni, le esigenze in modo profondo, è una sfida oggi centrale. Se non si educano i giovani al senso e dunque al rispetto e alla valorizzazione della vita, si finisce per impoverire l’esistenza di tutti, si espone alla deriva la convivenza sociale e si facilita l’emarginazione di chi fa più fatica. L’aborto e l’eutanasia sono le conseguenze estreme e tremende di una mentalità che, svilendo la vita, finisce per farli apparire come il male minore: in realtà, la vita è un bene non negoziabile, perché qualsiasi compromesso apre la strada alla prevaricazione su chi è debole e indifeso. In questi anni non solo gli indici demografici ma anche ripetute drammatiche notizie sul rifiuto di vivere da parte di tanti ragazzi hanno angustiato l’animo di quanti provano rispetto e ammirazione per il dono dell’esistenza. Sono molte le situazioni e i problemi sociali a causa dei quali questo dono è vilipeso, avvilito, caricato di fardelli spesso duri da sopportare. Educare i giovani alla vita significa offrire esempi, testimonianze e cultura che diano sostegno al desiderio di impegno che in tanti di loro si accende appena trovano adulti disposti a condividerlo. Per educare i giovani alla vita occorrono adulti contenti del dono dell’esistenza, nei quali non prevalga il cinismo, il calcolo o la ricerca del potere, della carriera o del divertimento fine a se stesso. I giovani di oggi sono spesso in balia di strumenti – creati e manovrati da adulti e fonte di lauti guadagni – che tendono a soffocare l’impegno nella realtà e la dedizione all’esistenza. Eppure quegli stessi strumenti possono essere usati proficuamente per testimoniare una cultura della vita. Molti giovani, in ogni genere di situazione umana e sociale, non aspettano altro che un adulto carico di simpatia per la vita che proponga loro senza facili moralismi e senza ipocrisie una strada per sperimentare l’affascinante avventura della vita. È una chiamata che la Chiesa sente da sempre e da cui oggi si lascia con forza interpellare e guidare. Per questo, la rilancia a tutti – adulti, istituzioni e corpi sociali – perché chi ama la vita avverta la propria responsabilità verso il futuro. Molte e ammirevoli sono le iniziative in difesa della vita, promosse da singoli, associazioni e movimenti. È un servizio spesso silenzioso e discreto, che però può ottenere risultati prodigiosi. È un esempio dell’Italia migliore, pronta ad aiutare chiunque versa in difficoltà. Gli anni recenti, segnati dalla crisi economica, hanno evidenziato come sia illusoria e fragile l’idea di un progresso illimitato e a basso costo, specialmente nei campi in cui entra più in gioco il valore della persona. Ci sono curve della storia che incutono in tutti, ma soprattutto nei più giovani, un senso di inquietudine e di smarrimento. Chi ama la vita non nega le difficoltà: si impegna, piuttosto, a educare i giovani a scoprire che cosa rende più aperti al manifestarsi del suo senso, a quella trascendenza a cui tutti anelano, magari a tentoni. Nasce così un atteggiamento di servizio e di dedizione alla vita degli altri che non può non commuovere e stimolare anche gli adulti. La vera giovinezza si misura nella accoglienza al dono della vita, in qualunque modo essa si presenti con il sigillo misterioso di Dio.

Roma, 4 novembre 2011 Memoria di San Carlo Borromeo

Eventi

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Chiesa di Santa Margherita del Gruagno
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Chiesa di Santa Margherita del Gruagno
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Chiesa di Santa Margherita del Gruagno
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Cappella in Canonica
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tema: Genitori come supporto in ambito oratorio
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Cappella in Canonica
Data :  11 Gennaio 2018
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Oratorio di Santa Margherita
Data :  13 Gennaio 2018
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Oratorio di S. Margherita
Incontro rivolto a tutta la comunità
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Cappella in Canonica
Data :  15 Gennaio 2018
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Cappella in Canonica
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Centro Culturale Paolino d’Aquileia via Treppo 5/b Udine
Incontro a cura di Edmondo Lupieri
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Centro Culturale Paolino d’Aquileia via Treppo 5/b Udine
Incontro a cura don Alessio Geretti
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Chiesa di S. Margherita
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Centro Culturale Paolino d’Aquileia via Treppo 5/b Udine
Testimonianze di Nicole Orlando e Aurora Leoni
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Oratorio di S. Margherita
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Data :  28 Gennaio 2018
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Data :  29 Gennaio 2018
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In Cappella Canonica
Data :  31 Gennaio 2018

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