Articoli

Giornata per la vita 2017

Dona un sorriso alla vita 4-5 febbraio 2017

Durante  le sante Messe nella nostra comunità con la vendita di primule sono stati raccolti complessivamente 936,00 euro (Nogaredo euro 250,50 - Santa Margherita euro 685,50) che sono stati destinati al Centro per la Vita di Udine.

 

Il testo integrale del messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 39a Giornata nazionale per la vita che si celebra il 5 febbraio 2017.

DONNE E UOMINI PER LA VITA NEL SOLCO DI SANTA TERESA DI CALCUTTA

Il coraggio di sognare con Dio

Alla scuola di Papa Francesco s’impara a sognare. Spesso nelle udienze fa riferimento ai sogni dei bambini e dei giovani, dei malati e degli anziani, delle famiglie e delle comunità cristiane, delle donne e degli uomini di fronte alle scelte importanti della vita. Sognare con Dio e con Lui osare e agire! Quando il Papa commenta la Parola di Dio al mattino o quando tiene discorsi nei vari viaggi apostolici, non manca di incoraggiare a sognare in grande. È nota la sua devozione a san Giuseppe, che considera uomo del “sogno” (Cfr. Mt 1,20.24). Quando si rivolge alle famiglie, ricorda loro che il sogno di Dio “continua a realizzarsi nei sogni di molte coppie che hanno il coraggio di fare della loro vita una famiglia; il coraggio di sognare con Lui, il coraggio di costruire con Lui, il coraggio di giocarci con Lui questa storia, di costruire un mondo dove nessuno si senta solo, nessuno si senta superfluo o senza un posto”.

I bambini e i nonni, il futuro e la memoria

Per Papa Francesco il sogno di Dio si realizza nella storia con la cura dei bambini e dei nonni. I bambini “sono il futuro, sono la forza, quelli che portano avanti. Sono quelli in cui riponiamo la speranza”; i nonni “sono la memoria della famiglia. Sono quelli che ci hanno trasmesso la fede. Avere cura dei nonni e avere cura dei bambini è la prova di amore più promettente della famiglia, perché promette il futuro. Un popolo che non sa prendersi cura dei bambini e dei nonni è un popolo senza futuro, perché non ha la forza e non ha la memoria per andare avanti”.

Una tale cura esige lo sforzo di resistere alle sirene di un’economia irresponsabile, che genera guerra e morte. Educare alla vita significa entrare in una rivoluzione civile che guarisce dalla cultura dello scarto, dalla logica della denatalità, dal crollo demografico, favorendo la difesa di ogni persona umana dallo sbocciare della vita fino al suo termine naturale. È ciò che ripete ancora oggi Santa Teresa di Calcutta con il famoso discorso pronunciato in occasione del premio Nobel 1979: “Facciamo che ogni singolo bambino sia desiderato”; è ciò che continua a cantare con l’inno alla vita: “La vita è bellezza, ammirala. La vita è un’opportunità, coglila. La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne una realtà… La vita è la vita, difendila”.

Con Madre Teresa

La Santa degli ultimi di Calcutta ci insegna ad accogliere il grido di Gesù in croce: “Nel suo ‘Ho sete’ (Gv 19,28) possiamo sentire la voce dei sofferenti, il grido nascosto dei piccoli innocenti cui è preclusa la luce di questo mondo, l’accorata supplica dei poveri e dei più bisognosi di pace”. Gesù è l’Agnello immolato e vittorioso: da Lui sgorga un “fiume di vita” (Ap 22,1.2), cui attingono le storie di donne e uomini per la vita nel matrimonio, nel sacerdozio o nella vita consacrata religiosa e secolare. Com’è bello sognare con le nuove generazioni una Chiesa e un Paese capaci di apprezzare e sostenere storie di amore esemplari e umanissime, aperte a ogni vita, accolta come dono sacro di Dio anche quando al suo tramonto va incontro ad atroci sofferenze; solchi fecondi e accoglienti verso tutti, residenti e immigrati. Un tale stile di vita ha un sapore mariano, vissuto come “partecipazione alla feconda opera di Dio, e ciascuno è per l’altro una permanente provocazione dello Spirito. I due sono tra loro riflessi dell’amore divino che conforta con la parola, lo sguardo, l’aiuto, la carezza, l’abbraccio”.

 

Roma, 22 ottobre 2016, Memoria di San Giovanni Paolo II

Il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana

 

Giornata per la vita 2016

Giornata per la vita 2016 “ La misericordia fa fiorire la vita”

Durante  le sante Messe nella nostra comunità con la vendita di primule sono stati raccolti complessivamente 890,00 euro (Moruzzo euro 209,00 -  Nogaredo euro 211,00 - Santa Margherita euro 470,00) che sono stati destinati al Centro per la Vita di Udine.

                 

Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 38ª Giornata Nazionale per la vita (7 febbraio 2016)

LA MISERICORDIA FA FIORIRE LA VITA 

“Siamo noi il sogno di Dio che, da vero innamorato, vuole cambiare la nostra vita”. Con queste parole Papa Francesco invitava a spalancare il cuore alla tenerezza del Padre, “che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati” (1Pt 1,3) e ha fatto  fiorire la nostra vita.

 

La vita è cambiamento

L’Anno Santo della misericordia ci sollecita a un profondo cambiamento. Bisogna togliere “via il lievito vecchio, per essere pasta nuova” (1Cor 5,7), bisogna abbandonare stili di vita sterili, come gli stili ingessati dei farisei. Di loro il Papa dice che “erano forti, ma al di fuori. Erano ingessati. Il cuore era molto debole, non sapevano in cosa credevano. E per questo la loro vita era – la parte di fuori – tutta regolata; ma il cuore andava da una parte all’altra: un cuore debole e una pelle ingessata, forte, dura”. La misericordia, invero, cambia lo sguardo, allarga il cuore e trasforma la vita in dono: si realizza così il sogno di Dio.

La vita è crescita

Una vera crescita in umanità avviene innanzitutto grazie all’amore materno e paterno: “la buona educazione familiare è la colonna vertebrale dell’umanesimo”. La famiglia, costituita da un uomo e una donna con un legame stabile, è vitale se continua a far nascere e a generare. Ogni figlio che viene al mondo è volto del “Signore amante della vita” (Sap 11,26), dono per i suoi genitori e per la società; ogni vita non accolta impoverisce il nostro tessuto sociale. Ce lo ricordava Papa Benedetto XVI: “Lo sterminio di milioni di bambini non nati, in nome della lotta alla povertà, costituisce in realtà l’eliminazione dei più poveri tra gli esseri umani”. Il nostro Paese, in particolare, continua a soffrire un preoccupante calo demografico, che in buona parte scaturisce da una carenza di autentiche politiche familiari. Mentre si continuano a investire notevoli energie a favore di piccoli gruppi di persone, non sembra che ci sia lo stesso impegno per milioni di famiglie che, a volte sopravvivendo alla precarietà lavorativa, continuano ad offrire una straordinaria cura dei piccoli e degli anziani. “Una società cresce forte, cresce buona, cresce bella e cresce sana se si edifica sulla base della famiglia”. È la cura dell’altro – nella famiglia come nella scuola – che offre un orizzonte di senso alla vita e fa crescere una società pienamente umana. ... 

CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE

 

Giornata per la vita 2015

“Non lasciamoci rubare la fecondità”, questo è il tema della giornata per la vita 2015 che si è celebrata il giorno 1 febbraio. In occasione della giornata per la vita nelle nostre tre comunità si è svolta la consueta raccolta di fondi per il Centro di Aiuto alla Vita di Udine con la vendita delle coloratissime primule.

MORUZZO                           € 220,00banchetto con le primule che sono state vendute per raccogliere fondi

NOGAREDO                       € 165,00

SANTA MARGHERITA     € 447,00

TOTALE                               € 832,00

 

Un GRANDE GRAZIE a tutti i parrocchiani, sempre molto generosi con il CENTRO DI AIUTO ALLA VITA !!!

“Non lasciamoci rubare la fecondità”

Il prossimo 1° febbraio, la Chiesa Italiana celebrerà, come ogni anno, la Giornata della vita. Il Messaggio del Consiglio permanente della Cei per la giornata del 2015, pur nella sua brevità, non manca di porre sul tappeto alcuni temi di grande rilievo politico. Non si tratta solo dell’ovvio richiamo al triste dato di oltre centomila aborti, contenuto nella relazione annuale del ministro della Salute sullo stato di attuazione della legge 194/78. Non si tratta neanche della critica alla prassi della fecondazione artificiale che, «mentre persegue il diritto del figlio ad ogni costo», comporta una notevole dispersione (eliminazione) di nuovi concepiti.

Si tratta piuttosto dell’accorato appello alla politica a considerare gli effetti sociali dell’eclissi di quella luce che ogni nuova nascita dona, non solo alla famiglia che l’accoglie, ma alla società intera. La parte centrale e più corposa del documento della Cei si sofferma, infatti, sul declino demografico che sta attraversando l’Italia. Esauritasi anche la spinta demografica dei migranti, inevitabilmente «la denatalità avrà effetti devastanti sul futuro». Basta poco per immaginare lo scenario terribile che presto investirà il nostro Paese per l’inversione della piramide demografica. Il sistema previdenziale e quello sanitario di tipo universalistico cui siamo abituati diverranno finanziariamente insostenibili e a farne le spese saranno soprattutto gli anziani, privati di una pensione dignitosa e dell’accesso alle cure più costose e prolungate. Nel medio termine questi problemi di sostenibilità potrebbero trasformarsi nella spinta maggiore per l’accettazione di una legislazione e di una prassi di tipo eutanasico, da parte di una generazione costretta a portare «il peso schiacciante delle generazioni precedenti».

Inoltre, le tensioni di tipo razziale e xenofobo, già in forte crescita, potrebbero trovare nuovo combustibile, in grado di incendiare la società italiana per il mutamento troppo rapido della composizione sociale, soprattutto nei quartieri poveri delle grandi città. Per i nostri Vescovi, è venuto il momento di chiedersi non solo «che mondo lasceremo ai figli, ma anche a quali figli lasceremo il mondo?».

Se non vogliamo dunque distruggere insieme la speranza e la memoria di questo Paese, impedendo ai bambini di nascere e spingendo i vecchi a togliersi dalla scena, occorre far splendere il sole della natalità sull’inverno demografico, per creare le condizioni di sostenibilità dei tanti anziani che il benessere e il progresso della medicina fortunatamente producono.

Basterebbero forse i centomila bambini uccisi prima di nascere per ridare ali al futuro del nostro Paese. Tuttavia, perché questo possa realizzarsi, insieme all’instancabile riproposizione di una cultura aperta alla vita e alla difesa della famiglia che la Costlocandina giornata per la vita 2015ituzione riconosce fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, sono necessarie politiche coordinate e coerenti, in grado di far riconoscere come dono quella maternità che oggi è vista solo come minaccia e disgrazia. Sono necessarie cioè politiche per la famiglia capaci di metterla in grado di farsi carico della natalità e dell’assistenza agli anziani.

La «solidarietà verso la vita», a cui giustamente il documento della Cei invita, non può essere dunque limitata «alla lodevole opera di tante associazioni», ma deve tradursi in politiche per la vita. Nell’attesa che sia possibile la correzione di un sistema fiscale che penalizza famiglia con figli, occorrono almeno interventi urgenti per sostenere concretamente le coppie che accettano generosamente di accogliere una nuova nascita, soprattutto se già versano in condizioni economiche disagiate. Un punto ineludibile di tali interventi riguarda il sostegno alle gestanti in difficoltà e la proposta di alternative all’aborto per motivi socio-economici, che pure la legge 194 in teoria prevederebbe.

Coloro che si ostinano a distinguere a questo riguardo tra interventi di destra e interventi di sinistra evidenziano solo il permanere di una mentalità ideologica, peraltro fuori tempo. Servizi all’infanzia e bonus bebé non sono in opposizione, come ben rilevato in un recente editoriale dal direttore di questo settimanale. In un mondo che prima di essere post-cristiano è forse post-ideologico, i tanti cattolici presenti in Consiglio Regionale dovrebbero superare gli schieramenti e la disciplina di partito per opporsi all’unica ideologia rimasta, quella dell’individualismo edonistico, e per promuovere insieme politiche a favore della vita e della famiglia. Sarebbe l’unico modo per evitare che «la cultura del benessere che ci anestetizza» e la devastante crisi economica convergano nel bloccare ogni apertura alla natalità. L’Italia, ammoniscono i Vescovi, «non può lasciarsi rubare la fecondità». Non può permettere che sia soffocato il desiderio grande e nobile di avere un figlio. Ne va di mezzo il futuro della convivenza civile e la possibilità stessa di una società solidale. Ne va di mezzo anche lo sviluppo economico del Paese.

Un’ultima annotazione sia consentita. Non possiamo non sentirci interpellati dal fatto che il 35% degli aborti in Italia sono richiesti da donne extracomunitarie. Se da un lato la sproporzione di tale dato rispetto alla percentuale degli extracomunitari nel nostro Paese denuncia ancora una volta il fallimento della 194, dall’altro la «solidarietà verso la vita» non può ignorare i bisogni dei migranti. Altrimenti davvero, come efficacemente sintetizza il Papa, «in questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza».

On. Gian Luigi Gigli

Vicepresidente del Movimento per la Vita Italiano

Testo pubblicato il 29 gennaio 2015 sulla Vita Cattolica

 

Giornata per la vita 2014

La prima domenica di febbraio, il CAV (Centro di Aiuto alla Vita) ha chiesto alla nostra comunità la collaborazione per organizzare nella nostra Parrocchia la Giornata per la Vita.

Ricordiamo brevemente l'attività di questa associazione di volontariato: aiutare le donne e le coppie che si trovano in difficoltà per una gravidanza inattesa o difficile. I numeri stupiscono: in trent'anni di attività solo il CAV di Udine ha aiutato a nascere oltre 1500 bambini, di cui 106 solo nel 2013! Dico stupiscono perché, di solito, nelle nostre famiglie, l'arrivo di un bimbo è sempre fonte di gioia e questa fa superare difficoltà, problemi e ansie. Purtroppo, però, vedendo questi dati ci rendiamo conto che non è così per tutti: tanti hanno bisogno di un sostegno.

Grazie ai volontari Fiorenza, Irene ed Emanuela sono state vendute delle primule fuori dalle chiese di S. Margherita, Nogaredo e Moruzzo. Anche in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, il cuore e la generosità dei nostri parrocchiani ha prevalso e abbiamo raccolto la bella cifra di 770,00 euro.

Giornata per la vita 2012

Il giorno 5 febbraio 2012 c’è stata la giornata per la vita. L’associazione che più di altre si occupa di aiutare la vita nascente è il Centro di Aiuto alla Vita, che da trent’anni opera nella nostra città. In tutti questi anni, grazie all’opera infaticabile di tanti volontari e al sostegno di tanti benefattori, che hanno sostenuto moralmente e materialmente migliaia di donne; sono stati aiutati a nascere più di 1.000 bambini; sono state gestite decide di adozioni a distanza di madri e figli attraverso il progetto Gemma; nel 2006 è stata aperta una casa di accoglienza, che può ospitare fino a tre donne, il 28 maggio 2011 è stata inaugurata la nuova sede del Centro di Aiuto alla Vita di Udine presso l’ex seminario in Viale Ungheria 22. L’arcivescovo, mons. Andrea Bruno Mazzocato, ha voluto realizzare questo progetto a sostegno della famiglia (nello stabile, infatti, è ospitata anche la nuova sede del Consultorio familiare), che mai come in questo periodo storico viene così poco difesa, tutelata e aiutata a livello socio – politico. Ecco perché la nostra attività è in continuo aumento ed è così importante per tante famiglie che hanno bimbi piccoli e si trovano in difficoltà economiche. Nel 2011 ha assistito 338 madri, ma soprattutto ha aiutato a nascere 110 bambini.

In questi ultimi anni, anche a causa della crisi economica che ha coinvolto molte famiglie, le richieste di assistenza sono aumentate ed è per questo che il CAV, che si basa solo sul volontariato, necessità delle generosità delle persone e di nuovi collaboratori. Il giorno 5 febbraio 2012 dopo la messa è stato allestito un banco per la distribuzione di primule e gadget, durante l’occasione sono stati raccolti 923,50 euro.

 

La XXXIV Giornata per la vita ha avuto come titolo "Giovani aperti alla vita". Il Movimento ha dato il suo discreto ma qualificato contributo di riflessione e di proposta alla comunità cristiana.

Il messaggio dei vescovi italiani

La vera giovinezza risiede e fiorisce in chi non si chiude alla vita. Essa è testimoniata da chi non rifiuta il suo dono – a volte misterioso e delicato – e da chi si dispone a esserne servitore e non padrone in se stesso e negli altri. Del resto, nel Vangelo, Cristo stesso si presenta come “servo” (cfr Lc 22,27), secondo la profezia dell’Antico Testamento. Chi vuol farsi padrone della vita, invecchia il mondo. Educare i giovani a cercare la vera giovinezza, a compierne i desideri, i sogni, le esigenze in modo profondo, è una sfida oggi centrale. Se non si educano i giovani al senso e dunque al rispetto e alla valorizzazione della vita, si finisce per impoverire l’esistenza di tutti, si espone alla deriva la convivenza sociale e si facilita l’emarginazione di chi fa più fatica. L’aborto e l’eutanasia sono le conseguenze estreme e tremende di una mentalità che, svilendo la vita, finisce per farli apparire come il male minore: in realtà, la vita è un bene non negoziabile, perché qualsiasi compromesso apre la strada alla prevaricazione su chi è debole e indifeso. In questi anni non solo gli indici demografici ma anche ripetute drammatiche notizie sul rifiuto di vivere da parte di tanti ragazzi hanno angustiato l’animo di quanti provano rispetto e ammirazione per il dono dell’esistenza. Sono molte le situazioni e i problemi sociali a causa dei quali questo dono è vilipeso, avvilito, caricato di fardelli spesso duri da sopportare. Educare i giovani alla vita significa offrire esempi, testimonianze e cultura che diano sostegno al desiderio di impegno che in tanti di loro si accende appena trovano adulti disposti a condividerlo. Per educare i giovani alla vita occorrono adulti contenti del dono dell’esistenza, nei quali non prevalga il cinismo, il calcolo o la ricerca del potere, della carriera o del divertimento fine a se stesso. I giovani di oggi sono spesso in balia di strumenti – creati e manovrati da adulti e fonte di lauti guadagni – che tendono a soffocare l’impegno nella realtà e la dedizione all’esistenza. Eppure quegli stessi strumenti possono essere usati proficuamente per testimoniare una cultura della vita. Molti giovani, in ogni genere di situazione umana e sociale, non aspettano altro che un adulto carico di simpatia per la vita che proponga loro senza facili moralismi e senza ipocrisie una strada per sperimentare l’affascinante avventura della vita. È una chiamata che la Chiesa sente da sempre e da cui oggi si lascia con forza interpellare e guidare. Per questo, la rilancia a tutti – adulti, istituzioni e corpi sociali – perché chi ama la vita avverta la propria responsabilità verso il futuro. Molte e ammirevoli sono le iniziative in difesa della vita, promosse da singoli, associazioni e movimenti. È un servizio spesso silenzioso e discreto, che però può ottenere risultati prodigiosi. È un esempio dell’Italia migliore, pronta ad aiutare chiunque versa in difficoltà. Gli anni recenti, segnati dalla crisi economica, hanno evidenziato come sia illusoria e fragile l’idea di un progresso illimitato e a basso costo, specialmente nei campi in cui entra più in gioco il valore della persona. Ci sono curve della storia che incutono in tutti, ma soprattutto nei più giovani, un senso di inquietudine e di smarrimento. Chi ama la vita non nega le difficoltà: si impegna, piuttosto, a educare i giovani a scoprire che cosa rende più aperti al manifestarsi del suo senso, a quella trascendenza a cui tutti anelano, magari a tentoni. Nasce così un atteggiamento di servizio e di dedizione alla vita degli altri che non può non commuovere e stimolare anche gli adulti. La vera giovinezza si misura nella accoglienza al dono della vita, in qualunque modo essa si presenti con il sigillo misterioso di Dio.

Roma, 4 novembre 2011 Memoria di San Carlo Borromeo

Eventi

Maggio 2019
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1
00:00
Oratorio di Santa Margherita del Gruagno
08:30
cappella canonica S.Margherita
Data :   1 Maggio 2019
2
08:30
Chiesa di Torreano
20:30
Canonica Santa Margherita del Gruagno
Data :   2 Maggio 2019
3
09:00
Canonica di S.Margherita del Gruagno
20:00
Chiesa di S. Marco, Udine
Pellegrinaggio notturno per le vie di Udine. inizio ore 20.00 dalla chiesa di San Marco Chiavris (Ud) termine sabato 4 maggio [...]
Data :   3 Maggio 2019
4
16:15
Canonica S.Margherita del Gruagno
18:30
Chiesa di Torreano
Data :   4 Maggio 2019
5
11:00
S. Margherita del Gruagno
durante la Santa Messa LUSTRI DI MATRIMONIO NELLA COMUNITÀ DI SANTA MARGHERITA dopo la Santa Messa ci ritroveremo per un piccolo rinfresco, [...]
Data :   5 Maggio 2019
6
08:30
cappella canonica S.Margherita
Data :   6 Maggio 2019
7
16:30
Casa di riposo Zaffiro
Data :   7 Maggio 2019
8
08:30
cappella canonica S.Margherita
15:00
Chiesa di Brazzacco
Data :   8 Maggio 2019
9
08:30
Chiesa di Torreano
20:30
Canonica Santa Margherita del Gruagno
20:30
Chiesa di Majano
tema: “la liturgia nella Chiesa”
Data :   9 Maggio 2019
10
11
00:00
S.Margherita del Gruagno
(da portare in chiesa prima della Santa Messa)Per motivi di conservazione e di distribuzione richiediamo di [...]
17:00
Comunità EMET di Torreano
tema: “Santità nel mondo attuale”
18:30
Chiesa di Torreano
Data :  11 Maggio 2019
12
11:00
S. Margherita del Gruagno
11:00
S.Margherita del Gruagno
(da portare in chiesa prima della Santa Messa)Per motivi di conservazione e di distribuzione richiediamo di [...]
15:00
Chiesa di Brazzacco
15:00
Oratorio S.Margherita
Incontro rivolto a tutta la comunità
Data :  12 Maggio 2019
13
08:30
cappella canonica S.Margherita
Data :  13 Maggio 2019
14
16:30
Casa di riposo Zaffiro
Data :  14 Maggio 2019
15
08:30
cappella canonica S.Margherita
15:00
Chiesa di Brazzacco
Data :  15 Maggio 2019
16
08:30
Chiesa di Torreano
20:30
Canonica Santa Margherita del Gruagno
Data :  16 Maggio 2019
17
18
00:00
Oratorio di Santa Margherita
18:30
Chiesa di Torreano
21:00
Oratorio Santa Margherita
Data :  18 Maggio 2019
19
09:00
S. Margherita del Gruagno
con padre Francesco Rossi, l’incontro è aperto a tutti i genitori (in particolare a quelli dei bambini che si [...]
11:00
S. Margherita del Gruagno
15:00
Chiesa di Brazzacco
Data :  19 Maggio 2019
20
08:30
cappella canonica S.Margherita
Data :  20 Maggio 2019
21
16:30
Casa di riposo Zaffiro
Data :  21 Maggio 2019
22
08:30
cappella canonica S.Margherita
15:00
Chiesa di Brazzacco
Data :  22 Maggio 2019
23
08:30
Chiesa di Torreano
20:30
Canonica Santa Margherita del Gruagno
Data :  23 Maggio 2019
24
25
18:30
Chiesa di Torreano
Data :  25 Maggio 2019
26
11:00
S. Margherita del Gruagno
15:00
Chiesa di Brazzacco
Data :  26 Maggio 2019
27
08:30
cappella canonica S.Margherita
Data :  27 Maggio 2019
28
16:30
Casa di riposo Zaffiro
Data :  28 Maggio 2019
29
08:30
cappella canonica S.Margherita
15:00
Chiesa di Brazzacco
Data :  29 Maggio 2019
30
08:30
Chiesa di Torreano
20:30
Canonica Santa Margherita del Gruagno
Data :  30 Maggio 2019
31
00:00
Dal 31 maggio al 2 giugno.Per informazioni contattare diacono Rezio
Data :  31 Maggio 2019

Accesso Utenti