In questo campo-scuola abbiamo imparato a scoprire una cosa molto importante: la CREAZIONE.

Il tema era “TU, la mia immagine”, tu, il tuo vicino, noi tutti insieme siamo l’immagine di Dio in questo mondo, siamo i suoi strumenti, il frutto della creazione…creazione che abbiamo imparato a conoscere in un modo un po’ speciale, passo dopo passo, giorno dopo giorno.

LUNEDI’: E ci diede occhi per vedere

MARTEDI’: E ci diede una bocca per acclamare alle sue meraviglie

MERCOLEDI’: E ci diede orecchie per udire il canto degli uccelli

GIOVEDI’: E ci diede mani per accudire il creato

VENERDI’: E ci diede un cuore per amare

SABATO: Tu la mia immagine

 

In questa settimana abbiamo rivisto la creazione del mondo ma soprattutto abbiamo scoperto un modo diverso di vederla attraverso alcune parti del nostro corpo. Siamo partiti come semplici ragazzi ed oggi siamo dei ragazzi con qualcosa in più, abbiamo potuto conoscere qualcosa di nuovo di noi, del nostro modo di essere, degli altri amici e anche di te o Signore. Hai fatto tante cose belle, ora noi siamo i tuoi messaggeri, a tua immagine per parlare di te con parole e racconti di questa fantastica avventura.

E gli animatori hanno scelto una canzone per raccontare tutto questo: PER TE Chi ha creato l’azzurro infinito e le stelle lucenti del cielo?                          Chi ha creato la luna ed il sole?                                                                  Chi sostiene il peso del mondo?                                                                  Chi ha vestito i bei fiori dei campi?                                                             Chi ha insegnato a volare agli uccelli?                                                         Chi depone la fresca rugiada sugli steli dell’erba al mattino?                        Ritornello PER TE, FIGLIO MIO PER TE HO FATTO QUESTO AMORE MIO        TU, LA MIA IMMAGINE                                                                            TU, LA MIA VITA                                                                                          Guarda l’ape che fabbrica il miele, la formica che cerca il suo cibo           E la chioccia che guarda i pulcini ed il ragno che tesse la tela                    Guarda  il chicco di grano che cresce                                                       Guarda i petali del pesco in fiore                                                             Guarda il corpo del bimbo che nasce e l’amore dei suoi genitori!               Chi fa scendere dolce la neve, chi dipinge il tramonto di sangue                 E la notte perché veste il lutto e dall’alba esplode la luce                           Ho mandato il mio unico Figlio che venisse a cercarti lontano                   L’ho lasciato morire d’amore per donarti la vita divina!

 

Testimonianza di un ragazzo 

Campo scuola di Santa Margherita: tema “TU, la mia immagine” alla riscoperta della creazione e nuove amicizie in estate come ci racconta Nicole da Treviso. 

Tutto iniziò da quella telefonata che ricevetti da un amico del Friuli che conobbi al mare cinque anni fa. Lui, mi invitava ad un campo scuola, all’ inizio ci pensai un pò, ma la voglia di fare nuove amicizie mi incoraggiò ad iscrivermi. È fu cosi che con molto pazienza e con molto coraggio aspettai quel giorno ansiosa di fare nuove amicizie. Arrivo la mattina del otto luglio 2012 valigie alla mano e papà al volante pronta per l’ avventura diretti verso San Francesco di Vito d’ Asio, piccolo paesino di montagna sopra a San Daniele del Friuli e paese Natale di Jacopo Ortis. Arrivata sul posto ci fu grande accoglienza da parte degli animatori che mi mise subito a mio agio. Denis il mio amico faceva parte di questi e subito mi presentò ai suoi amici. La mia camera la condividevo con dodici ragazze più o meno della mia età. Il primo giorno fu dedicato a preparare delle consegne che ognuno doveva svolgere. Il momento che aspettavo con ansia era quello del teatro dove io ero la protagonista insieme a un ragazzo. Fu cosi molto facile fare delle nuove amicizie che giorno per giorno crescevano sempre più. Colazioni, uscite, pranzi, merende, cene ma soprattutto alcune notti passate a parlare a ballare a giocare e a ridere a crepapelle fecero di questo campo scuola una cosa indimenticabile. Tutt’ora mi tengo in contatto con alcuni di loro e aspetto di incontrarci nuovamente l’anno prossimo. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ci vediamo nell'estate 2013!