Anche quest’anno è arrivato l’immancabile appuntamento con il carro mascherato. Il titolo, “I frutti che ci dai”, vuole parlarci di Dio, il nostro grande Papà! Dio è come un albero per noi, un grande albero che ci dona tanti frutti diversi per forma e per colore, gusto e profumo!
Ogni frutto è speciale, ma a nulla servirebbero se non ci fossimo noi, i “servi della vigna del Signore” che ci prendiamo cura della terra e dei frutti che Lui ci dona, umili contadini, ma con un compito davvero importante!
Il primo passo allora è sentirci fratelli, solo così possiamo realizzare insieme qualcosa di grande! Beh… così è stato per il carro di quest’anno! Tante famiglie si sono mosse da tutta la comunità per darci una mano, per cui lasciamo la parola a una di loro!
Ciao, sono Augusto papà di Federico, Luca, Enea e quest’anno ho voluto, insieme anche a mia moglie Sabrina, dare il mio contributo per la realizzazione del carro di carnevale. È stata una buona idea. Ho messo a disposizione del mio tempo per il bene (anche economico) della comunità di Santa Margherita. Abbiamo iniziato intorno a metà gennaio con le prime riunioni. Siamo riusciti a trovare subito un’idea da dove partire: il titolo di un canto fatto in Chiesa, I FRUTTI CHE CI DAI. Da qua ci si è potuti sbizzarrire con tante idee. La parte logistica è stata sviluppata da parte di tutte le 15/20 persone che si sono messe a disposizione per la realizzazione del carro. Quasi tutto il gruppo aveva le esperienze degli anni precedenti e il tutto è andato per il meglio.
L’idea principalmente si basava su di una pianta vera posizionata sopra il carro, fissata e ancorata con tutte le dovute sicurezze. Sotto alla pianta c’erano svariati frutti preparati molto bene da tutti i ragazzi e animatori, i sabati, durante l’oratorio. Per completare il quadro, ovviamente, mancavano i protagonisti della raccolta dei frutti che la natura ci dà: i contadini. Tutti avevamo la nostra bandana e altri indumenti tipici delle persone che lavorano la terra. La bandana disegnata e colorata dai bimbi. Pronti, partenza, via per le vie di Torreano e Ceresetto la prima domenica, per poi passare ad Alnicco e Brazzacco nella seconda sfilata. Il grande divertimento per i bambini era quello di suonare alle varie abitazioni, consegnare la confezione di dolci (accuratamente preparate la domenica mattina prima della Messa) e ricevere in cambio un’offerta.
Spero e mi auspico che questo tipo di iniziative non vengano mai a mancare. Cercherò di portare sempre il mio contributo anche se minimo, SOPRATTUTTO... PER IL DOPO RIUNIONE. Un dolce, un buon bicchiere di vino e due chiacchiere che non fanno male, ANZI.